In occasione della mostra "Walter De Maria", Galleria Gagosian, Le Bourget, Parigi (visibile fino all'11 febbraio), l'opera "The Large Rod Series: Circle/Rectangle 11" (1986) è stata allestita, per sottolinearne i valori di armonia e ricerca di perfezione, sopra a un prezioso tappeto Agra “a palmette e collari di nubi” realizzato nelle manifatture imperiali di Agra, India nella prima metà del XIX secolo, proveniente dalla collezione Moshe Tabibnia, Milano. La fonte è una mostra nel 1986 in cui l'artista espose la stessa opera su un tappeto afgano con l’obiettivo di evidenziare la perfezione matematica di entrambi gli oggetti.
Walter de Maria (1935, Albany, California - 2013, Los Angeles) si colloca tra i movimenti d'avanguardia del minimalismo, dell'arte concettuale, della land art e dell'installazione d'arte, ha realizzato le sue opere a partire da assoluti matematici e dall'analisi del sublime, caratteristiche che venivano perseguite, secondo punti di vista differenti, anche dai tessitori più raffinati del passato.
Il tappeto è una meravigliosa testimonianza dell’abilità tecnica e della creatività dei tessitori di Agra. Shah Akbar il Grande fu colui che aprì laboratori di corte per la produzione di tappeti importanti avvalendosi di maestranze altamente qualificate. Dalla fine del XVI secolo città come Agra, ma anche Dehli e Lahore, divennero luoghi cardine di una tradizione tessile che portò alla realizzazione dei magnifici tappeti Mughal commissionati nel periodo d’oro di Shah Jahanjir e Jahan fino alla fine del XVII secolo.
In questo preciso esemplare si può riscontrare l’influenza che l’arte safavide ebbe in questa area dell’India nell’epoca della dinastia Mughal e che sopravvisse nei secoli anche dopo la caduta dell’Impero. Lo notiamo osservando la gamma di colori, che rimanda a tappeti persiani degli inizi dell’800, anche se il color cammello e il verde oliva lo contraddistinguono come indiano. Anche la bordura principale, per il suo disegno, rimanda al ritmo musicale dei più raffinati tappeti in seta della città di Keshan del XVI secolo, importante centro di commercio e sosta sulla Via della Seta così la decorazione del campo ricorda quella delle più rappresentative tipologie del periodo di Shah Abbas il Grande nel primo quarto del XVII secolo. Infine il complesso e ricco sistema ad arabescocomposto da steli a spirale che sottostanno a piccoli e grandi fiori, a palmette, foglie e collari di nubi ricorda lo stile elaborato e audacie e la ripetizione geometrica del motivo decorativo dei famosi “Polonaise”.
Un tappeto dunque che interpreta un dialogo tra due culture quella indiana e quella persiana come avviene, in chiave contemporanea, anche in questo allestimento tra forme d’arte di diversa tipologia: arte tessile antica e arte contemporanea.
Walter De Maria, The Large Rod Series: Circle/Rectangle 11, Gagosian, Parigi
Tappeto Agra a palmette e collari di nubi, XIX secolo, I metà, cm 487x373, Moshe Tabibnia, Milano
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La mostra "Walter de Maria" a Parigi
Parigi, Gagosian
17 Ottobre 2016
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